Significato prognostico di apnee centrali durante un periodo di 24 ore in pazienti con insufficienza cardiaca


I grandi studi clinici che utilizzano la ventilazione meccanica non-invasiva per trattare l'apnea centrale che si verifica durante la notte ( apnea del sonno ) in pazienti con insufficienza cardiaca sistolica non hanno migliorato la prognosi.
La prevalenza e il valore prognostico della apnea centrale durante il giorno e per un intero periodo di 24 ore non sono state ben descritte.

Uno studio ha valutato l'incidenza e il significato prognostico degli episodi di apnea centrale notturni, diurni e nelle 24 ore in un'ampia coorte di pazienti con insufficienza cardiaca sistolica.
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento raccomandato dalle lineeguida per la frequenza cardiaca ( n=525, frazione di eiezione ventricolare sinistra FEVS del 33%, 66 anni, 77% maschi ) sono stati sottoposti a valutazione prospettica, inclusa la registrazione respiratoria 24 ore su 24, e sono stati seguiti utilizzando la mortalità cardiaca come endpoint.

La prevalenza nelle 24 ore di apnea centrale predominante ( indice apnea / ipopnea [ AHI ] uguale o maggiore a 5 eventi/ora, con apnea centrale superiore al 50% ) era 64.8% ( notturna: 69.1%; diurna: 57.0% ), mentre la prevalenza di apnea ostruttiva predominante era 12.8% ( AHI uguale o maggiore di 5 eventi/ora con apnea ostruttiva superiore al 50%; notturna: 14.7%; diurna: 5.9% ).

Gli episodi di apnea centrale sono stati associati ad attivazione neuro-ormonale, carico aritmico ventricolare e disfunzione sistolica / diastolica ( tutti P minore di 0.05 ).

Durante un follow-up mediano di 34 mesi, si sono verificati 50 decessi cardiaci.
L'apnea centrale notturna, diurna e nelle 24 ore da moderata a grave è risultata associata ad aumentata mortalità cardiaca ( indice AHI inferiore / uguale o superiore a 15 eventi/ora; log-rank: 6.6, 8.7 e 5.3, rispettivamente; P minore di 0.05; indice di apnea centrale CAI inferiore / uguale o superiore a 10 eventi/ora; log-rank 8.9, 11.2 e 10.9, rispettivamente; tutti P minore di 0.001 ).

Età, livello del peptide natriuretico di tipo B, disfunzione renale, indice AHI nelle 24 ore, indice di apnea centrale [ CAI ] e tempo con saturazione di ossigeno inferiore al 90% erano predittori indipendenti di esito.

In conclusione, nei pazienti con insufficienza cardiaca sistolica, l'apnea centrale si è verificata nell'arco di 24 ore ed è stata associata ad attivazione neuro-ormonale, carico aritmico ventricolare e prognosi peggiore. ( Xagena2017 )

Emdin M et al, J Am Coll Cardiol 2017; 70: 1351-1364

Pneumo2017 Cardio2017



Indietro

Altri articoli

Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...


L’attività fisica è fondamentale nella gestione dell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta e la camminata integrata nella vita quotidiana...



Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) riducono il rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca nei...


Non è noto se i benefici degli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) nell’insufficienza cardiaca persistano...


L'insufficienza cardiaca ( HF ) è una complicanza potenzialmente pericolosa per la vita del trattamento del tumore infantile. È stato valutato...


ET-1 ( endotelina-1 ) è implicato nella fisiopatologia dell'insufficienza cardiaca e della malattia renale. La sua importanza prognostica e la...


Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio 2 ( SGLT2 ) sono emersi come trattamento fondamentale per i pazienti con insufficienza cardiaca...


La carenza di ferro, con o senza anemia, è un fattore prognostico sfavorevole nell’insufficienza cardiaca ( HF ). Nello studio...


Nello studio DELIVER ( Dapagliflozin Evaluation to Improve the Lives of Patients With Preserved Ejection Fraction Heart Failure ), Dapagliflozin...